Corrado Passi." Si nasce in un luogo per una coincidenza, per il potere della Grande Sincronia"
Sono nato, d’estate, nella città di Claudio Monteverdi e la musica, nella vita, mi ha sempre accompagnato: tuttora, ogni giorno, mi siede accanto. Si nasce in un luogo per una coincidenza, per il potere della Grande Sincronia, per un silenzioso gioco di dadi al quale mai avremmo potuto opporci; poi, quando l’anima profonda di ciascuno di noi si svela, decidiamo – negare che sia un atto di volontà sarebbe irrispettoso verso noi stessi – dove abitare, o dove vorremmo stare.
Chi scrive, si dice, vive sempre altrove. La distinzione tra questi due stati d’animo è, nel mio caso, riducibile al nulla: abito da tanti anni in Africa australe e il luogo in cui vivo e ogni suo altrove, per me, coincidono. Considero ciò un privilegio, un’esperienza di costante commozione; il ramo del frangipane, l’insegna di un negozio, la curva di una strada, mentre camminiamo, generanoq uesto sentimento.
La Medicina, che ho provato a onorare per oltre vent’anni, è un altro gioco d’azzardo del destino: se è lei a sceglierti, è per sempre; nel caso contrario, può accadere che il connubio si sciolga e che la separazione divenga consensuale: di lì a poco non sopravvivono né rimorsi né rimpianti e la tua professione diviene solo un frammento di ciò che sei stato prima.
Quando, da giovane, capisci che il segno - la parola scritta - esercita su di te un’attrazione costante, e ritieni che non sia troppo tardi, inizi a studiare sul serio le inquadrature del mondo, i perimetri all’interno dei quali, in ogni istante, ciò che accade non ti basta. Li espandi, ne forzi i lati, le geometrie; capisci che il significato – ciò che chiamiamo realtà – è del tutto insufficiente a renderci partecipi del mondo, delle sue distorsioni. I chiaroscuri del Sudafrica, così simili alle pieghe dell’ombra che, la sera, ti aspetta in silenzio, sono le Suggestioni, i Richiami a superare, ogni giorno, il suo paesaggio.
L’attesa
La sbirciò, in cucina, annusando la sera.
Ogni giorno, ciascuno di noi, anche se vive nella stessa casa, distante una stanza, un corridoio,
immagina la persona che ha scelto. Capita, prima del tramonto. E, in quel gesto, in silenzio, sta tutto ciò che vorremmo dirle.
Anne, seduta alla finestra, guardava l’erba piegata dal vento.
I Blue Gum Trees sembravano camminare lungo la strada. Lui le osservò le mani, il lieve tremore nascosto sotto il maglione.
La malattia, le sussurrò, non l’avrebbe cambiata. «Non entra nell’anima, non ne è capace». Il dolore prova a distruggere la vita, esiste per questo, continuò. Ma non riesce a penetrare le piccole cose, quelle che accadono e segnano il tempo, le giornate. Assomigliava, ogni parola, a una promessa da mantenere.
Anne lo ascoltò senza voltarsi. Le parve sincera, quella voce. Come sempre, in casa, a quell’ora.
Quando non ci sono rumori e il vento della notte comincia a fischiare il suo canto.
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Corrado Passi a quarant’anni abbandona la professione medica e si trasferisce in Sudafrica, dove vive. Ha scritto la guida Cape Town (Polaris 2016), i romanzi Oltre la vita felice (Polaris, 2017), La
jacaranda fiorita (Il Seme Bianco 2017), L’intensità della luce (Emersioni, 2018), Los Angeles, paradise(Emersioni 2019), Rego Park (Castelvecchi, 2021), Liturgia delle pianure (ReadAction Editore, 2023),
Il sogno assassino (Castelvecchi, 2024). Ha scritto racconti, pubblicati sulla rivista culturale
Readaction Magazine. Collabora come editor con il gruppo Castelvecchi.
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